La quantità di interpreti presenti in una grande città come Milano è direttamente proporzionale alla loro utilità, ormai universalmente riconosciuta: l’internazionalizzazione dei rapporti di lavoro rende infatti frequentissime situazioni in cui sia necessaria una figura che renda possibile la comunicazione fra interlocutori di lingua diversa. Si tratta di un lavoro faticoso, e complesso, molto più di quello di un semplice traduttore, perché include anche una parte di performance alla presenza diretta di un pubblico, senza possibilità di fermarsi per ragionare o approfondire. Per far funzionare al meglio il vostro rapporto quando vi servite di un interprete, accordatevi sui seguenti punti fondamentali:
1. Stabilite una serie di regole base. Potrà sembrarvi banale, ma in un qualsiasi genere di evento, meno si lascia al caso e meglio è. Chiarite all’interprete come volete che scorra l’evento o la riunione, quante frasi volete vengano tradotte per volta se si tratta di un’interpretazione in consecutiva, e soprattutto qualsiasi termine tecnico o gergale particolare che pensate possa non essergli familiare.
2. Accordatevi sull’uso dell’umorismo. Niente è difficile da tradurre quanto una battuta o un motto di spirito, soprattutto se inatteso: questo è un dato che qualsiasi interprete vi confermerà. Se questo genere di atteggiamento fa parte in maniera preponderante del vostro modo di porvi, parlatene prima con l’interprete, e stabilite insieme se e come tradurre queste parti del vostro intervento per avere i migliori risultati.
3. Pianificate con grande attenzione i tempi. Ricordate: se voi parlate per due minuti, e poi l’interprete deve tradurre, avete occupato quattro minuti, ossia il doppio di quanto originariamente era previsto. Ragionate insieme all’interprete su come tagliare i tempi, o modificare le frasi, perché questo rimanga gestibile nell’ambito dell’evento.
4. Non sovraccaricate l’interprete. Un’interpretazione, in simultanea o in consecutiva che sia, è un lavoro estremamente faticoso e impegnativo; parlare in maniera affrettata, o poco chiara, aumenterà il carico di tensione e difficoltà per l’interprete stesso, e questo stress non potrà che riflettersi nella qualità del risultato.
5. Chiarite con l’interprete, fin da prima dell’evento, che non deve trasmettere altro che le vostre parole – anche nel momento in cui queste possano essere poco adatte alla sensibilità del pubblico, eventualmente. Naturalmente, allo stesso modo, avvaletevi dei suoi consigli riguardo a quali scelte di concetto o espressione potrebbero essere poco adatte alla cultura delle persone a cui vi rivolgerete, ma una volta accordativi, esordite all’evento chiarendo alla platea che tutto ciò che verrà detto riflette il vostro parere e non quello dell’interprete, così da rassicurarlo ed eliminare qualsiasi disagio.
Servirvi di un interprete può rendere più produttiva e utile che mai una conferenza, una presentazione, una riunione con clienti o investitori importanti. Con questi pochi accorgimenti, potrete far funzionare al meglio questo complesso rapporto, e ottenere i risultati che desiderate!