Ogni anno, con nuove normative e legge di bilancio, cambiano spesso le regole per gli automobilisti. Così come a cambiare sono anche i prezzi medi delle assicurazioni auto e le assicurazioni economiche sono sempre più un miraggio nel deserto. Di conseguenza, le domande che la categoria si pone su assicurazione auto e bollo sono davvero molte, vediamo qualche novità di questo 2019, così da non farci trovare impreparati e rischiare spiacevoli sorprese.
Bollo auto sì o no?
La prima domanda, lecita, è se si può circolare con l’auto senza aver pagato il bollo, magari semplicemente per dimenticanza. Ci si chiede, poi, cosa si rischia nel caso in cui tutor o polizia ci fermino e riscontrino il mancato pagamento del bollo auto. Oggi infatti, e questa è senza dubbio una delle maggiori novità, i tutor non solo riescono a rilevare la velocità con cui camminiamo, ma controllano anche, sempre tramite la targa dell’auto, se siamo in regola con i vari adempimenti, tra cui l’assicurazione auto e il bollo. Quindi attenzione, perché spesso non serve essere fermati a un posto di blocco per ricevere una bella multa.
Il controllo dei tutor, non solo velocità
I tutor di nuova generazione che vediamo sulle autostrade hanno grandi capacità, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016. Questi strumenti oggi riescono a individuare la targa di un veicolo e inviarla in modo automatico per il controllo delle diverse coperture, sia assicurativa che del bollo auto. Nel caso in cui si venga, infatti, fermati con l’assicurazione scaduta, la multa è molto alta e può partire dagli oltre 800 euro per superare anche i 3.000. La sanzione può subire uno sconto se la si paga in 15 giorni, se invece dopo 30 giorni, non ci si è ancora messi in regola, a un controllo successivo scattano le misure più drastiche dell’obbligo di demolizione e della radiazione del veicolo.
Il bollo auto, chi deve controllarlo?
Anche se il tutor o la Polizia possono chiederci e controllare se siamo in regola con il pagamento del bollo auto, è solo l’Agenzia delle Entrate ad avere i poteri per far scattare una multa. Nel caso in cui ci siamo dimenticati di pagare questa tassa, abbiamo a nostra disposizione uno strumento fiscale chiamato ravvedimento operoso da utilizzare nei 12 mesi successivi alla scadenza. In questo modo possiamo metterci in regola con il pagamento con una sanzione contenuta, che varia a seconda dei tempi con cui provvediamo, appunto, a ravvederci.