Non uno di noi, senza alcun dubbio, si trova mai a non avere chiara in testa un’idea delle distinzione che esiste fra un pezzo di metallo grezzo ed uno che viceversa è stato lucidato; tuttavia, la ragione estetica è solamente una delle molte – e la sola, in realtà, conosciuta e familiare per I non specialisti – per le quali si sceglie di effettuare la lucidatura metalli. Ne esistono altre, più settoriali e più vitali. Inoltre, ben pochi, esclusi chiaramente gli addetti ai lavori, conoscono veramente le molte tecniche per lucidare, e I diversi possibili risultati. Proviamo a scoprire qualcosa di più su questa affascinante lavorazione metallurgica, I cui risultati ci circondano ogni giorno.
Cominciamo con il rendere noto che la lucidatura è una lavorazione che appartiene alle cosiddette finiture, e che consiste sostanzialmente nel far diventare più liscia la superficie di un oggetto. A tale scopo vengono utilizzati due strumenti fondamentali: una mola, ossia una struttura rotante, e una materia abrasiva di qualche tipo, che può essere o solidale con la ruota della mola stessa, come nel caso di un un disco di carta vetrata, (per delle lucidature più aggressive) o invece una polvere sparsa su di essa, come ad esempio della sabbia (per lavorazioni più leggere). Sebbene solitamente si creda che la lucidatura debba essere molto aggressiva per portare ad una finitura riflettente e scintillante (quella che solitamente si dice “a specchio”) la realtà è esattamente opposta, e per le finiture a specchio si è soliti utilizzare dunque degli abrasivi diffusi. La mola può essere di legno, cuoio, plastica o feltro, mentre fra le sostanze abrasive troviamo sia ossidi di alluminio, utilizzati su metalli molto duri, che carburi di silicio, che trovano applicazione su metalli più morbidi.
Per quanto riguarda gli scopi della lucidatura, noi tutti siamo bene a conoscenza di quello estetico: una superficie ruvida è certamente meno elegante alla vista, e meno gradevole al tatto, di una lucida, liscia. Tuttavia questa è solo una parte, e nemmeno quella principale, delle ragioni per cui vengono effettuate le lucidature. Ad essere lucidati, per esempio, sono gli strumenti metallici, per garantirsi che non possano essere contaminati (tanto più sono lisci, tanto meno terreno trovano le sostanze estranee per annidarsi); I tubi nei quali passeranno liquidi, per proteggerli dalla corrosione; nel caso di sostanze già ossidate, dove si voglia togliere lo strato ossidato (e in questi casi, l’azione meccanica viene assistita da quella di qualche sostanza chimica apposita); o nel caso occorra plasmare superfici con ottimi livelli di riflessione. Inoltre, quando in metallografia si vuole esaminare al microscopio la struttura di un metallo, questo viene prima lucidato per offrire una superficie perfettamente liscia .
Possiamo concludere che, con così tante possibili modalità di applicazione, siano moltissimi I settori nei quali si presenta la necessità di effettuare delle lucidature. Non dimentichiamo, ad esempio, l’industria automobilistica e motociclistica: soprattutto in certi modelli, I dettagli con finitura a specchio sono un accessorio richiesto e molto elegante. Lo stesso vale nel campo della fabbricazione degli oggetti di design, che vengono spesso lucidati: pensiamo a pentole e padelle di gran pregio. Anche in architettura, quando vengono utilizzate parti metalliche a vista, queste sono spesso lucidate. Per passare, infine, agli scopi di cui parlavamo pocanzi, I riflettori usati in molti apparecchi illuminanti debbono ricevere una perfetta lucidatura, e nelle industrie casearie e farmaceutiche, così come negli acquesdotti, la lucidatura dei tubi li protegge dagli effetti negativi del contatto con I liquidi, e protegge questi da contaminazioni..