home Servizi Controlli non distruttivi superficiali, cosa sono e perché sono fondamentali

Controlli non distruttivi superficiali, cosa sono e perché sono fondamentali

Per effettuare in maniera precisa un controllo sulla qualità di una struttura meccanica è necessario disporre di appositi macchinari in grado di eseguire test specifici. Si tratta di un ottimo approccio per evitare di utilizzare prodotti che presentano difetti oppure anomalie potenzialmente rischiose.

I controlli non distruttivi superficiali

L’industria siderurgica e meccanica ha come priorità quella di realizzare pezzi e strutture estremamente solide e affidabili. Per evitare di ritrovarsi con prodotti difettosi che potrebbero comportare enormi rischi per l’incolumità degli operatori è fondamentale sottoporre i campioni ai cosiddetti controlli non distruttivi superficiali. In particolare, si tratta di specifici test che stressano e mettono sotto pressione le parti superficiali di una struttura meccanica con l’obiettivo di individuare un eventuale difetto.

Vengono definiti controlli non distruttivi perché il pezzo non viene alterato in alcun modo per cui non c’era distruzione del materiale e neppure l’asportazione. I test non possono essere effettuati direttamente dall’uomo ma è necessario disporre di macchinari che permettono di simulare alcune situazioni di potenziale stress fisico. Infatti, in commercio esistono macchine destinate ai controlli non distruttivi superficiali. Andando sul sito www.deltaflux.it è possibile scoprire un ampio assortimento di questo genere di attrezzature realizzate con un approccio virtuoso.

Campi di applicazione dei controlli non distruttivi superficiali

I controlli non distruttivi superficiali sono fondamentali in tantissimi settori in cui vengono utilizzati i macchinari e pezzi meccanici. Ad esempio, nel settore industriale ogni singolo elemento che ha una importanza critica nell’ambito di uno specifico progetto va controllato in maniera accurata in maniera tale da verificare se vengono rispettate o meno le attuali normative vigenti in materia di qualità. Il motivo è molto semplice.

Infatti, un piccolo difetto come potrebbe essere una cricca, diventa un problema enorme quando il pezzo meccanico viene sottoposto a una elevata sollecitazione che potrebbe comportare la rottura del componente. Sono tanti i settori in cui vengono effettuati controlli non distruttivi superficiali a partire da quello edilizio fino a quello automobilistico.

Le metodologie per eseguire i controlli non distruttivi

Sono diversi i principi presi in considerazione per realizzare macchine che eseguono i controlli non distruttivi superficiali su una struttura metallica. Tra le tecniche più conosciute c’è quella che Prevede l’utilizzo di liquidi penetranti. In questo caso c’è un test che offre un risultato visivo in quanto la sostanza liquida riesce a penetrare all’interno dei difetti e darne evidenza.

Una soluzione alternativa è quella che prevede l’utilizzo di sistemi basati sulla radiografia oppure sulla tecnica a ultrasuoni che sfrutta le caratteristiche delle onde acustiche ad alta frequenza per stressare la struttura metallica ed evidenziare delle criticità. Di metodologie adatte per effettuare un approfondito test non distruttivo ce ne sono tanti altri come ad esempio la magnetoscopia che sfrutta il fenomeno dell’attrazione di particelle ferromagnetiche oppure le correnti indotte che creano un campo magnetico alternato e mettono in evidenza eventuali difetti. Completano il quadro i sistemi basati sulla termografia per cui c’è una analisi termica per evidenziare delle eventuali discontinuità del materiale, le emissioni acustica che si basa sull’individuazione di un difetto nella propagazione e il Visual test che è un classico controllo visivo.

La scelta della metodologia dipende anche dal campo di applicazione. Ad esempio nell’edilizia è molto utilizzata la termografia per mettere in risalto eventuali criticità. Le superfici vengono sottoposte ad una sollecitazione termica grazie alla quale può essere effettuata la lettura delle radiazioni emesse. In questo modo è possibile individuare eventuali problematiche relative a dispersioni termiche, ponti termici, umidità e condensa nelle murature oppure problematiche nelle strutture dei solai in calcestruzzo armato. Scegliendo un apposito macchinario è quindi possibile tenere sotto controllo le caratteristiche per garantire la massima qualità evitando anche disastrose e pericolose situazioni.

Chiara Marozzi

Una donna dallo spirito libero, stravagante e talvolta di alta manutenzione. Amo ridere e far ridere anche gli altri. Bloggo per divertimento, ma il blogging può anche essere un lavoro se vuoi che lo sia.