Le zanzariere sono un accessorio indispensabile al giorno d'oggi nelle nostre case. La presenza delle zanzare, e di altri fastidiosi insetti, ci rendono praticamente impossibile poter tenere le finestre aperte nelle stagioni più calde. La zanzariera è la soluzione a questi problemi, se non fosse che, data la qualità di realizzazione molte volte scadente, vanno incontro ad inconvenienti e rotture piuttosto fastidiose e che soprattutto ne vanificano l'utilità. E, nota dolente, questi inconvenienti si verificano già dopo poco tempo dalla loro installazione.
Come funziona la zanzariera carrarmato
La zanzariera carrarmato che siamo solito avere nelle nostre case ha in tutti i casi un'origine comune: queste infatti partono tutte dalle stesso brevetto di origine giapponese. Queste zanzariere vengono importate dal Giappone così come sono, senza nessuno sviluppo. Anzi, in moltissimi casi, le aziende italiani importatrici hanno stipulato una sorta di consorzio con i produttori giapponesi piuttosto controverso: questi infatti possono importare le zanzariere con il vincolo di non poterle modificare, quindi le prendono così come sono, a scatola chiusa. Questo vuol dire non poter intervenire sui principali problemi tipici: ad esempio, la zanzariera plissettata non scorre, si rompe, è rumorosa. Questi sono solo alcuni dei principali inconvenienti, ma ne esistono molti altri.
Svantaggi delle zanzariere a carrarmato
Le zanzariere a carrarmato, come abbiamo detto, non possono essere modificate. Purtroppo però, queste non sono realizzate in modo eccepibile, e presentano dei difetti che si presentano già nel breve periodo dall'installazione. Uno dei principali problemi di realizzazione consiste nella scelta del materiale utilizzato. Difatti, con un grosso errore di valutazione, gli ideatori hanno optato per la costruzione mediante il polipropilene. Scelta che, confrontati con la nostra zona climatica, comportano dei problemi di non poco conto. Basti pensare che viene utilizzato per il tessuto della zanzariera, e, dal punto di vista fisico, il polipropilene ha un elevato coefficiente di dilatazione termica. Cosa vuol dire? Vuol dire che basta un lieve sbalzo termico per far si che il materiale si dilati o si ritiri. Questo si avverte specialmente con le alte temperature estive. Potete immaginare da soli le conseguenze sulla rete della vostra zanzariera. Altro inconveniente a cui va incontro il polipropilene è dato dalla sua poca attitudine all'esposizione ai raggi UV. Difatti una esposizione prolungata a questi raggi ne produce la degradazione. Ma non è finita qui, perché il polipropilene risulta anche un materiale facilmente infiammabile. Durante il processo di realizzazione, poi, per dare l'effetto della zanzariera plissettata, la tela viene sottoposta ad una lavorazione con lame roventi che va a danneggiare le fibre del materiale stesso. Insomma, i presupposti non lasciano scampo a questa tipologia di zanzariere, e alla loro breve durata.
La soluzione a questi problemi
Tuttavia non c'è da disperarsi, perché la soluzione esiste a queste zanzariere con carroarmato così realizzate. SharkNet propone infatti una zanzariera plissettata che non fa uso di polipropilene, bensì viene realizzata in poliestere. Il poliestere è considerato il tessuto più resistente in natura, e quindi nel campo delle zanzariere con cingolo trova il suo terreno ideale di utilizzo. Si può dire finalmente addio alle zanzariere che non scorrono o che si rompono. Il poliestere presenta un ottimo indice di tenacità e soprattutto di resilienza, che non è altro che la resistenza prolungata a situazioni di stress meccanico. Queste zanzariere sono state prodotte e si è provveduto a farle certificare dalla Camera di Commercio di Roma, a riprova della bontà di tale progetto e della loro assoluta superiorità rispetto alle zanzariere realizzate in polipropilene. Non solo zanzariere realizzate con i migliori materiali possibili, ma realizzate dai migliori artigiani e con le migliori tecnologie, così da garantire un effetto duraturo e senza problemi di alcun tipo.